«In Africa esiste un concetto noto come Ubuntu, il senso profondo dell’essere umani solo attraverso l’umanità degli altri; se concluderemo qualcosa al mondo sarà grazie al lavoro e alla realizzazione degli altri»
(Nelson Mandela, novembre 2008)
Ubuntu è un’etica o un’ideologia dell’Africa sub-Sahariana che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone.
È un’espressione in lingua Bantu che indica “benevolenza verso il prossimo”. È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell’altro. Appellandosi all’Ubuntu si è soliti dire “Umuntu ngumuntu ngabantu”, “Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo“. L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera, un desiderio di pace
Nel concetto filosofico dell’Africa sub-Sahariana è la credenza in un legame di condivisione che unisce tutta l’umanità. Come ogni concetto nato in una cultura diversa e lontana dalla nostra, non è di facile traduzione: se letteralmente significa “umanità”, in pratica il significato è estremamente più articolato e complesso. Si può sintetizzare l’Ubuntu come la credenza filosofica in un nesso che connetta tutta l’umanità: ciò che siamo è frutto della vita di un’infinità di altre persone; ciascuno è un ologramma della società intera. Secondo una celebre interpretazione – che ha preso vita come un aforisma a sé – Ubuntu significa “che io sono, poiché noi siamo”.